Come favorire il linguaggio: step da considerare

Come favorire il linguaggio: step da considerare

Partendo da alcune informazioni scientifiche, è importante sapere che molti studi hanno dimostrato che i bambini con i quali viene costruito un rapporto comunicativo fin dai primi giorni, tenderanno a dimostrare migliori capacità linguistiche. I bambini e le bambine che vivono maggiori interazioni verbali con i genitori o con chi si prende cura di loro, sviluppano un vocabolario più ampio ed sono in grado di parlare con frasi più lunghe.

Cosa è necessario considerare allora per aiutare i bambini e le bambine nello sviluppo del linguaggio?

Anzitutto è fondamentale sapere che non ci sono regole prestabiliti e rigide, ma comunque possiamo appellarci a delle linee guida che ci aiutino nell’orientamento per attivare strategie e capire come intervenire.

  • Fin dalla tenerissima età (neonati), è fondamentale porsi l’obiettivo di promuovere il più possibile interazioni con loro: parlare, cantare, leggere. I bambini e le bambine, fin da quando sono molto piccoli, vocalizzano e attivano dei gesti, è buona cosa interagire con loro in quei momenti, in quanto stanno attivando una comunicazione ed è una valida occasione per stimolare il contatto e l’interazione.

Ci tengo a sottolineare che ogni azione che compiamo e ogni proposta che agiamo deve sempre essere proposta nel rispetto delle disponibilità del bambino.

  • Mano a mano che il tempo avanza, i bambini si dimostrano sempre più “chiacchieroni”. Si formano le prime parole, dal principio incomprensibili, fino ad articolarsi sempre più. E’ molto importante continuare ad alimentare uno scambio comunicativo, ponendo domande aperte, non fare sentire il bambino valutato attraverso le nostre parole e lasciare che abbiano il tempo per formulare le proprie risposte. Possiamo coltivare racconti e condividere la narrazione delle nostre esperienze e aiutare i bambini a condividere la loro giornata con noi.
  • Sarebbe da evitare l’utilizzo “bambinesco” dei vocaboli: “nanna”, ciuf ciuff”, “miao”.
  • Cerchiamo sempre di non anticipare le richieste: lasciare il tempo al bambino di chiederci le cose, significa concedergli di formulare la richiesta.
  • Limitare l’impiego di schermi multimediali, soprattutto nella fascia 0-3 anni. Lo sviluppo del linguaggio si amplia ed è favoreggiato dall’interazione con le persone, non dall’ascolto e visualizzazione offerta da video.

L’ascolto è fondamentale! Abbiamo due orecchie ed una sola bocca: già la nostra conformazione dice molto di come impostare la comunicazione. Sarà fondamentale assicurarci di prestare molta attenzione al nostro bambino quando parla. Mostrare interesse per ciò che sta dicendo, cercare di comprendere attivando un dialogo e commentando, aiuta ad aumentare il tempo e lo spazio attorno alla comunicazione, ma trasmette anche messaggi impliciti legati a come ci si relaziona durante uno scambio comunicativo che poi a sua volta il bambino potrà riproporre nelle altre relazioni. Inoltre, far sentire il bambino ascoltato, lo aiuta a sentirsi apprezzato e questo lo faciliterà ad aumentare la motivazione nel linguaggio.

Non è opportuno impiegare parole e frasi articolate, ma bensì semplici e idonee all’età quando si parla ai bambini piccoli. Questo però non significa impiegare un linguaggio ed una grammatica scorretti!

La comunicazione e lo sviluppo del linguaggio richiedono, come in tutte le cose, un’azione particolareggiata e specifica per ciascun bambino, in quanto sono tutti diversi. I bambini e le bambine possono dimostrare ritmi differenti nella crescita.

Se ti accorgi però di qualcosa che ti lascia dubbi e hai bisogno di farti aiutare, chiedi al pediatra che segue tuo figlio, altrimenti contattami e considereremo insieme le strade possibili.

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