Morsi, graffi e baruffe!

Morsi, graffi e baruffe!

Effetto panico: questo argomento porta sempre scompiglio, sia tra i genitori, sia tra le educatrici e insegnanti.

Intanto iniziamo con il dichiarare che i bambini e le bambine che mordono, non sono figli di genitori inadeguati e che non saranno dei futuri delinquenti né potenziali bulli.

Situazione tipica: Matteo e Sofia stanno giocando con le macchinine; Sofia prende la macchina rossa e questo fa arrabbiare Matteo che per tutta risposta lascia andare un morso a Sofia. Il risultato saranno pianti, caos e pouf! Fine dell’armonia!

  • Sei il genitore di Sofia, come reagisci?
  • Sei il genitore di Matteo, cosa fai?

In entrambi i casi: Come ti senti?

Quando capitano episodi simili sotto i nostri occhi o perché veniamo allertati dalle insegnanti sugli eventi accaduti a scuola, comunque le emozioni che ci troviamo a vivere sono forti e spesso contrastanti.

Ma cosa possiamo fare, in che modo possiamo attivare una strategia educativa che risulti adeguata?

  • Facciamo un bel respiro!

Partiamo da noi…noi come genitori!

I tre possibili atteggiamenti che potremmo attivare sono bene o male gli stessi per tutti: Senso di colpa; Autodifesa; Azioni di giustizia

Ma in realtà potrebbero non essere effettivamente di aiuto!

  • Ricordiamo che il nostro modo di agire è un esempio per i bambini!
  • Dunque prima di tutto…Ritroviamo la calma!

Certamente me lo hai sentito dire spesso, ma può sempre essere utili ripetersi: i bambini nel primo periodo di vita, durante la prima infanzia (0-6 anni), costruiscono la loro identità. Sai anche che le indicazioni sono un aiuto indicativo e che ogni bambino è a sé.

Ad ogni modo questo ci permette di capire che durante questo periodo di sviluppo, anche gli “scontri” sono per loro un’occasione di crescita. Inoltre, in questa fase di età , spesso comunicano con il corpo perché ancora non sono completamente abili nell’esprimersi attraverso il linguaggio verbale.

Ciò che è socialmente adeguato e ciò che non è accettabile, è una differenza ancora non acquisita dai bambini. Cerchiamo di non chiedere loro qualcosa di impossibile.

Fondamentale provare a comprendere il motivo che scatena l’evento, trovare strategie per aiutare i bambini a regolare le emozioni nella crescita, aiutarli con attività idonee a calmare il sistema nervoso.

Esistono molte attività da svolgere anche nel quotidiano per facilitare questi aspetti ed è fondamentale scegliere le giuste strategie ricordandoci che farci sopraffare dal panico o dalle emozioni non è utile. In ciò ci può aiutare ricordare che:

  • i morsi, i graffi e le spinte sono parte dello sviluppo della prima infanzia
  • é fondamentale aiutare i bambini nella comprensione delle proprie intenzioni e quelle degli altri senza farli attraversare per il senso di colpa
  • i bambini devono maturare la comprensione del proprio sé e dei loro atteggiamenti senza umiliazione

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